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autore
brano
 
Cicerone
De senectute, 30
 
originale
 
30. Cyrus quidem apud Xenophontem eo sermone, quem moriens habuit, cum admodum senex esset, negat se umquam sensisse senectutem suam imbecilliorem factam, quam adulescentia fuisset. Ego L. Metellum memini puer, qui cum quadriennio post alterum consulatum pontifex maximus factus esset viginti et duos annos ei sacerdotio praefuit, ita bonis esse viribus extremo tempore aetatis, ut adulescentiam non requireret. Nihil necesse est mihi de me ipso dicere, quamquam est id quidem senile aetatique nostrae conceditur.
 
traduzione
 
30 Ciro appunto, nel discorso che tenne in punto di morte quando era molto vecchio, come scrive Senofonte, dice di non essersi mai accorto di esser diventato, da anziano, pi? debole di quanto lo fosse da giovane. Mi ricordo di Lucio Metello - ero allora un ragazzo - che, eletto pontefice massimo quattro anni dopo il suo secondo consolato, esercit? quel sacerdozio per ventidue anni: ebbene, conserv? sino alla fine forze cos? prospere da non rimpiangere la giovinezza. Non ? necessario che parli di me, bench? questo sia un comportamento senile e lo si perdoni alla nostra et
 

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